Il Regno delle Due Sicilie fu uno Stato sovrano dell'Europa meridionale esistito dal dicembre 1816 al febbraio 1861, ovvero dalla Restaurazione all'Unità d'Italia. Prima della Rivoluzione francese del 1789 e delle successive campagne napoleoniche, la dinastia dei Borbone regnava negli stessi territori, ma questi risultavano divisi nel Regno di Napoli e nel Regno di Sicilia.
Un anno dopo il congresso di Vienna e con il Trattato di Casalanza, il sovrano Borbone che prima d'allora assumeva in sé la corona napoletana (al di qua del Faro) come Ferdinando IV, e quella siciliana (al di là del Faro) come Ferdinando III, riunì in un'unica entità statuale il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia, attraverso la Legge fondamentale del Regno delle Due Sicilie dell'8 dicembre 1816, a quasi 400 anni dalla prima proclamazione del Regno Utriusque Siciliae da parte di Alfonso il Magnanimo. Inizialmente la capitale era Palermo (secolare sede del Parlamento Siciliano), ma già l’anno successivo (1817) fu spostata a Napoli[1]. Palermo continuò ad essere considerata "città capitale" dell'isola di Sicilia.[2]
Ebbe fine con la firma dell'armistizio e la resa di Francesco II il 17 febbraio 1861 e con la proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo dello stesso anno.